Quando si pensa alla Sicilia, la prima immagine che affiora alla mente è quella del mare che ne infrange le sponde; poi, come in un mosaico colorato, si aggiungono le tessere della sua storia millenaria, la terra scura e brulla, i profumi della gastronomia locale e dei frutteti.

Eppure, passeggiando per quest’isola, non è raro incontrare delle piccole oasi di pace, i giardini siciliani, dove piante e fiori ci seducono con i loro profumi e colori: questi mondi vegetali creati dall’uomo e che spesso hanno storie secolari, non hanno nulla da invidiare alla natura e ci raccontano una Sicilia amante del bello e dell’armonioso che forse non ci aspettavamo.

Ragusa e il Giardino Ibleo

A fianco delle dimore e dei monumenti di impianto barocco della città, il Giardino Ibleo costituisce un elemento distintivo della storia di Ragusa.

La villa di cui fa parte fu costruita intorno il 1858 per iniziativa di alcuni nobili locali e della popolazione cittadina che lavorò gratuitamente per realizzarlo.

Si trova su uno sperone di roccia che si affaccia sulla vallata del fiume Irminio ed occupa in totale una superficie di 15.800 mq, con un perimetro di circa 600 m. Al suo ingresso ci accoglie un viale di palme adornato da vasi e panchine scolpite che un tempo veniva riservato al passaggio delle carrozze. Al centro della villa si trova il monumento ai caduti della Grande Guerra, mentre più all’interno troviamo la chiesa di San Vincenzo Ferreri, la chiesa di San Giacomo e la chiesa dei Cappuccini.

Nel Giardino Ibleo possiamo distinguere tre diverse zone corrispondenti alle diverse fasi di realizzazione: la parte originaria, che ci conduce alla Chiesa dei Cappuccini e include il viale delle palme sopracitato, è il più pregiato perché include esemplari di tutta la flora mediterranea; la seconda parte, quella che segue dopo la Chiesa dei Cappuccini, è invece in stile rigorosamente formale, come era uso all’inizio del Novecento, ad eccezione della collinetta che accoglie invece un giardino dallo stile tardo romantico; infine il Boschetto della Rimembranza che accoglie al suo interno una pineta.

Parco Monumentale del Castello di Donnafugata

Intorno alla dimora dell’Ottocento di Donnafugata, si trova un ampio parco di otto ettari, che è uno dei giardini storici di maggior pregio di tutta la Sicilia.

Il parco ha tre stili: giardino inglese, giardino francese e giardino mediterraneo e raccoglie così al suo interno tantissime specie vegetali. L’eccentrico proprietario Corrado Arezzo lo rese ancora più unico collocando al suo interno bizzarre e originali costruzioni: così, passeggiando per le vie del parco potrete imbattervi in un labirinto, in una coffee house simile ad un tempietto greco, persino in una finta grotta con false stalattiti.

La provincia di Ragusa non manca dunque di riservare sorprese ai viaggiatori, offrendo spunti diversi di esperienze emozionali e di soggiorno: non lasciatevi scappare questa opportunità e se vi trovate a dimorare presso Edel scegliete di dedicare un giorno alla visita di queste splendide oasi di relax.

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