La nobile Modica, opera d’arte del barocco siciliano, porta anche l’impronta ellenica nel suo passato: la città, che i Greci chiamarono Μότυκα, risale al XXIII secolo a.C., e fu abitata dai Siculi.

Secondo quanto invece tramandato dagli storici Ellanico e Filisto, i Siculi l’avevano fondata 80 anni prima della guerra di Troia, nel 1360 a.C., dandole il nome di Mùrika. Lo storico greco Tucidide (460-404 a.C.) ci ricorda al contrario che le città della Sicilia orientale risalgono a 300 anni prima delle invasioni elleniche, quindi a poco prima del 1000 a.C. Nonostante le diverse leggende sulla sua fondazione, è l’invasione dei greci ad aver più influenzato l’immaginario storico intorno al passato della città, tanto che dal Seicento fino ai primi dell’Ottocento Modica fu chiamata la “Città di Ercole”, nelle cronache e nei documenti dell’epoca.

Il mito di Ercole

C’è una leggenda romantica che lega l’eroe Ercole (in Grecia chiamato Eracle) a Modica: si racconta che fu lui ad aver fondato in Sicilia tre città cui avrebbe dato il nome di Motia, in onore di una donna greca che lo aiutò durante una delle sue eroiche gesta.

La leggenda di Ercole quale fondatore di Modica ci viene tramandata persino dagli storici: il messinese Buonfiglio già nel 1604 scriveva: “Hercole…arrivato che fu in Italia, fece continovata guerra per dieci anni con molti Tiranni, e in Sicilia vinse e debellò i Ciclopi, i Lestrigoni, ed edificò Motuca”.

Il mito risale a un’altra storia secolare, quella delle fatiche di Ercole: nella decima fatica l’eroe, figlio dell’umana Alcmena e del dio Zeus, doveva catturare dei buoi rossi di proprietà del gigante Gerione, in Spagna.

Dopo aver sconfitto Gerione, Ercole portò in Italia le mandrie di buoi come trofeo, ma giunto in Sicilia gli animali gli furono rubati. La bella Motia indicò a Ercole dove si trovavano i buoi e in quel posto, in onore della donna che gli porse aiuto, l’eroe fondò tre città con lo stesso nome: la Mozia presso Capo Lilibeo, una Mozia vicino Agrigento, e una Mozia mediterranea, l’attuale Modica.

L’Eracle di Modica

All’interno del Museo civico di Modica Franco Libero Belgiorno è custodita in una teca blindata, una preziosa statuetta in bronzo raffigurante Eracle, rinvenuta nel 1967 a Cafeo e accolta al Museo nel 1996.

L’eroe è rappresentato nudo con la mano sinistra posizionata come a reggere l’arco, mentre la destra probabilmente poggiava su una clava. Sul capo dell’eroe vi è un lungo copricapo a di foggia leonina, le cui zampe anteriori sono annodate sul petto. La statua, inizialmente datata fine del III sec. a.C., oggi è ritenuta risalente alla fine del V secolo a.C.

Il bronzetto è oggi per i modicani il simbolo di un passato leggendario che i cittadini amano tramandare ai viaggiatori in cerca di storie di eroi e imprese mitiche: spesso la fantasia ha un sapore più inebriante della verità e quando si parla della Sicilia resistere al fascino del racconto è ancora più arduo.

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